Nel secondo incontro tenutosi con il Professore
Blotta il 28 aprile si è parlato ancora una volta del cibo della sua importanza
culturale e della sua storia, in particolare dei piatti che venivano consumati
durante le festività e nella quotidianità dalle famiglie, soprattutto da quelle
contadine.
Abbiamo visto le varie pietanze che
venivano preparate e l'importanza che veniva attribuita ai vari ingredienti e
prodotti, poiché non veniva buttato mai niente a differenza di oggi che viviamo
in un secolo di sovrabbondanza ed eccessivo consumismo e spreco.
Sin dall'antichità il cibo e
l'alimentazione sono sempre stati al centro dell'attenzione dell'uomo e, oltre
a rispondere ad esigenze nutrizionali sono stati spesso accompagnati da
procedure, guidati da regole ben precise
e arricchiti da molteplici significati simbolici.
Il Professor Blotta infatti ci ha fatto
degustare una preparazione tipica pasquale, altamente simbolica, "la
cuddùra" focaccia preparata in Calabria e in molte zone dell'Italia
meridionale. All'interno dell'impasto lievitato
venivano inglobate le uova simbolo della nascita e della vita, ogni uovo infatti rappresentava un figlio della
famiglia.
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