Infotourgreen
giovedì 31 maggio 2018
mercoledì 30 maggio 2018
Un tuffo nel medioevo e trekking per gli studenti del Filangieri in alternanza scuola-lavoro.
Trebisacce: 12/05/2018
Attrezzati di tutto
punto per una giornata di studio e di trekking gli studenti della IVA AFM, IVA
Tur. e VA Tur, per il percorso obbligatorio previsto dalla legge 107, di
Alternanza Scuola Lavoro, accompagnati dai docenti Anna Vangi (Lingua
Francese), Nicola Grosseto (Lingua Inglese) e Francesco Lofrano (Economia
Aziendale), e dalla guida ufficiale del Parco del Pollino, Gaetano Sangineti di
Castrovillari, stamattina, con appuntamento al mercato coperto, sono saliti a
bordo del pullman dell’azienda 3Emme di Mormanno, pilotato dal Sig. Luigi e via
per l’avventura-scoperta del nostro territorio. Prima tappa al Santuario di
Santa Maria delle Armi tra i più pregevoli complessi monumentali, di origine
medievale, della Calabria. Si trova nel territorio di Cerchiara di
Calabria alle pendici del monte Sellaro a 1015 m s.l.m. con
vista straordinaria sulla pianura di Sibari e sul golfo di Taranto. Il
Santuario della Madonna delle Armi (delle grotte), è ricco di storia e di
leggende e sorge su un antico sito monastico bizantino ed è stato una Pia Casa
di Carità sino ai primi decenni del XVIII secolo, dedito soprattutto ad accogliere
e istruire orfanelli e persone bisognose. La festa religiosa della Madonna
delle Armi cade il 25 aprile. Caratteristica è la processione che, tra antichi
inni alla Vergine, si snoda lungo i sentieri montuosi per poi far ritorno al
Santuario. Dopo la visita al Santuario, arricchita dalle conoscenze trasmesse
dalla guida Gaetano Sangineti, il gruppo ha imboccato il sentiero per
attraversare, almeno in parte, il Parco Comunale archeologico-speleologico
della Cessuta che ha offerto delle visioni di grande suggestione. Il Parco
racchiude l’intero centro abitato e si estende su circa 300 ettari di bosco in
cui è possibile ammirare bellissimi esemplari di oleandro , cerro , leccio ,
querce e molte altre specie. Grande entusiasmo si è registrato nei giovani quando
la guida “Gaetano” ha voluto far loro incontrare un fiore di montagna
conosciuto con il nome di Peonia peregrina che tutti hanno voluto fotografare
per la sua bellezza e rarità. Sentieri lunghi in salita che hanno messo a dura
prova la resistenza fisica anche dei giovani che però, grazie anche alle tappe,
non si sono sottratti e hanno affrontato il percorso con sana e motivata
determinazione. E’ stato possibile anche ammirare dall’alto la gola del
Caldanello che si è creata dall’erosione che ha determinato il distacco di una
porzione del monte Sellaro, sulla quale è sorto l’abitato di Cerchiara. E così
anche per Abisso del Bifurto, detta anche “Fossa del Lupo”. Si tratta di un
profondissimo inghiottitoio che scende in verticale per 683 metri, esempio fra
i più evidenti del lavorio carsico sulle pendici del Pollino. Occupa il
quarantesimo posto nella graduatoria delle grotte più profonde del mondo ed è,
secondo gli speleologi, una delle cavità più difficili dell’intero Mezzogiorno.
Purtroppo un improvviso temporale ha di fatto rallentato la marcia costringendo
il gruppo a trovare riparo forzato sotto il tetto di una casetta. Passata la
pioggia copiosa il gruppo ha ripreso la marcia raggiungendo il pullman che
intanto si era portato sulla strada asfaltata all’uscita del sentiero lungo che
ha regalato tante emozioni e suggestive visioni ai giovani e agli adulti
accompagnatori. I giovani a fine percorso hanno lamentato stanchezza fisica, ma
anche tanta gioia nel cuore per aver vissuto un’esperienza di ecoturismo
interessante che resterà nei loro ricordi di vita.
Franco Lofrano
lunedì 28 maggio 2018
IL CIBO NEI RESOCONTI DEI VIAGGIATORI DEL GRAN TOUR. IL CIBO NELLE FAVOLE. IL CIBO NEL TEATRO DI DE FILIPPO.
Durante il percorso di
alternanza scuola lavoro ci è stata data l'opportunità di approfondire il tema
dell'enogastronomia, analizzandone la storia e la connotazione
geografica, arrivando alla conclusione che il cibo è un vero e proprio
indicatore culturale.
Attraverso le parole di Luigi Blotta (esperto di enogastronomia), abbiamo visto come le preparazioni, siano frutto di antiche ricette, contaminate molto spesso da vari fattori: le migrazioni,le esposizioni di prodotti da un paese all'altro,le tradizioni e l'associazione di alcuni piatti a particolari culti e festività locali.
Inoltre è stato possibile individuare alcuni autori che hanno fatto ricorso alla tradizione culinaria per dar voce alle emozioni e alla vita del proprio popolo; come nel caso del teatro di Edoardo De Filippo, Pablo Neruda e gli stessi autori della tradizione favolistica.
È stato molto interessante rendersi conto che il cibo rappresenta un elemento di condivisione e sia in qualche modo sinonimo di "casa" e quindi accoglienza.
Attraverso le parole di Luigi Blotta (esperto di enogastronomia), abbiamo visto come le preparazioni, siano frutto di antiche ricette, contaminate molto spesso da vari fattori: le migrazioni,le esposizioni di prodotti da un paese all'altro,le tradizioni e l'associazione di alcuni piatti a particolari culti e festività locali.
Inoltre è stato possibile individuare alcuni autori che hanno fatto ricorso alla tradizione culinaria per dar voce alle emozioni e alla vita del proprio popolo; come nel caso del teatro di Edoardo De Filippo, Pablo Neruda e gli stessi autori della tradizione favolistica.
È stato molto interessante rendersi conto che il cibo rappresenta un elemento di condivisione e sia in qualche modo sinonimo di "casa" e quindi accoglienza.
CIBO QUOTIDIANO E FESTIVO NEL COMPRENSORIO DEL POLLINO
Nel secondo incontro tenutosi con il Professore
Blotta il 28 aprile si è parlato ancora una volta del cibo della sua importanza
culturale e della sua storia, in particolare dei piatti che venivano consumati
durante le festività e nella quotidianità dalle famiglie, soprattutto da quelle
contadine.
Abbiamo visto le varie pietanze che
venivano preparate e l'importanza che veniva attribuita ai vari ingredienti e
prodotti, poiché non veniva buttato mai niente a differenza di oggi che viviamo
in un secolo di sovrabbondanza ed eccessivo consumismo e spreco.
Sin dall'antichità il cibo e
l'alimentazione sono sempre stati al centro dell'attenzione dell'uomo e, oltre
a rispondere ad esigenze nutrizionali sono stati spesso accompagnati da
procedure, guidati da regole ben precise
e arricchiti da molteplici significati simbolici.
Il Professor Blotta infatti ci ha fatto
degustare una preparazione tipica pasquale, altamente simbolica, "la
cuddùra" focaccia preparata in Calabria e in molte zone dell'Italia
meridionale. All'interno dell'impasto lievitato
venivano inglobate le uova simbolo della nascita e della vita, ogni uovo infatti rappresentava un figlio della
famiglia.
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